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Come si apre il tartufo?

Per aprirli prendete un tartufo in mano con l'apertura delle valve verso il palmo, proteggendovi con un canovaccio per non tagliarvi. Fate leva con un coltellino dalla parte della cerniera, aprite la conchiglia, staccate il mollusco e sciacquatelo per eliminare la sabbia.

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Se volete gustare i tartufi di mare, fateli aprire in una padella con olio caldo, aglio, prezzemolo, pepe e peperoncino.

Si può anche chiedere: come si fa a vedere se ce una tartufaia?

Un consiglio per riconoscere una tartufaia naturale di tartufo nero è quello di cercare in boschetti radi, in cui le piante non siano troppo vicine le une alle altre. Gli alberi principali che potrebbero indicare la presenza del tartufo sono il nocciolo, il rovere, il carpino nero e il leccio.

Anche la domanda è: in che posto si trova il tartufo? Parlando, invece, delle regioni dove è più frequente trovare i tartufi, bisogna citare innanzitutto il Piemonte (soprattutto la zona delle langhe); lo seguono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Campania e Calabria.

Rispetto a questo, quando nascono i tartufi neri?

La stagione del tartufo del tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum) va all'incirca dal 15 novembre al 15 marzo, a seconda della regione.

Riguardo a questo, quanto tartufo bianco a testa? Grattare tra i 5 e gli 8 grammi a testa di tartufo bianco per singola portata è più che sufficiente per soddisfarsi e appagare i sensi. Tendenzialmente si gratta di più sui tajarin (8 grammi) e su un primo piatto e di meno sulle uova in cereghino (5 grammi) o sulle altre portate.

Di Baal Freudenstein

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