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Che differenza c'è tra mulo e bardotto?

Esso è l'incrocio reciproco del mulo, il quale è generato dall'accoppiamento di una femmina di cavallo con un maschio di asino. Rispetto a quest'ultimo, il bardotto presenta una maggiore somiglianza con il cavallo e ha una criniera più folta. Le norme di allevamento non differiscono particolarmente da quelle del mulo.

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Allora, qual è la femmina del mulo?

Il m. di sesso maschile è sempre sterile: la mula è sterile nella grande maggioranza dei casi. Nei rarissimi casi di fecondazione, le mule accoppiate con un cavallo danno figli aventi caratteri di cavallo puro; accoppiate con un asino danno muli.

Di conseguenza, che differenza ce tra cavallo e giumenta? Queste parole non sono sinonimi, infatti, mulo non si riferisce a un asino (Equus asinus), ma al frutto dell'incrocio tra un asino maschio e una giumenta che non è altro che un cavallo femmina.

Successivamente, quanti cavalli ha un mulo?

Il mulo è un ibrido quasi sempre sterile a causa del suo corredo cromosomico dispari (63 cromosomi) e deriva dall'incrocio tra l'asino stallone con 31 coppie di cromosomi e la giumenta con 32 coppie di cromosomi. Mulo Fecondità femmine raramente fertili con cavalli o asini Altre 11 righe

Di conseguenza, che differenza c'è tra l'asino e il mulo? Il mulo è un animale particolarmente resistente che deriva dall'incrocio tra un asino e una cavalla, mentre l'asino è un animale che non proviene da incroci. Il mulo è il frutto dell'incrocio tra un maschio di asino e una femmina di cavallo; ne deriva un ibrido delle dimensioni di un cavallo e molto forte.

Tenendo presente questo, quale è la femmina dell'asino?

‖ cavallo. 2. (zool.) [femmina dell'asino, del mulo o di altra bestia da soma] ≈ ⇓ asina, mula, somara.

Inoltre, che cosa è la giumenta? – La femmina dell'asino, del mulo o di altra bestia da soma; anche, in passato, la cavalla da sella: Vorrei del tuo ronzin (gli disse il matto) Con la g. mia far un baratto ( Ariosto ). Fig., ant., con senso equivoco, correr le giumente (Boccaccio, Dec. IV, 2), lo stesso che correre la cavallina.

Di Brandise Bodiford

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