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Chi educherà gli educatori?

Riforma di pensiero e educazione La difficoltà sta nell'educare gli educatori, che e il grande problema che Marx poneva in una delle sue famose tesi su Feuerbach: "Chi educherà gli educatori?". C'è una risposta: è che essi si autoeduchino con l'aiuto degli educati.

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Il costo dell'intero corso per formatori è di 1.500,00. L'IVA è pari a 122,00 e la quota di partecipazione è di 100,00.

Anche la domanda è: in quale direzione dovrebbe andare l'educazione secondo morin?

L'educazione deve favorire lo sviluppo dell'intelligenza generale, attraverso l'esercizio della curiosità, capace di riferirsi al: contesto; globale; multidimensionale; complesso. Un'intelligenza incapace di considerare il contesto e il complesso planetario rende ciechi, incoscienti ed irresponsabili.

Successivamente, cos'è il pensiero complesso? Il pensiero complesso, nella disciplina più ampia del pensiero umano che è e rimane la filosofia, corrisponde ad una teoria generale della conoscenza su base sistemica, il complesso “emerge” dal considerar le cose dei sistemi.

Di conseguenza, chi è morin?

Edgar Morin, pseudonimo di Edgar Nahoum (Parigi, 8 luglio 1921), è un filosofo e sociologo francese. È noto soprattutto per l'approccio transdisciplinare con il quale ha trattato un'ampia gamma di argomenti, fra cui l'epistemologia.

Tenendo conto di questo, quale concetto esprime edgar morin teorico della complessità nei suoi studi? La complessità è un antidoto all'atomizzazione ed alla separazione, ad un progresso fuori contesto. La teoria dei sistemi complessi infatti è basata sull'idea che in un sistema isolato cresca irreversibilmente il disordine, l'entropia che lo condurrebbe alla morte.

Di conseguenza, quale concetto esprime edgar morin?

Il Morin delinea puntualmente il “concetto di complessità” anche nelle sue forme attuative nel momento, in cui afferma: “C'è complessità quando sono inseparabili le differenti componenti che costiuiscono un tutto……….

Tenendo conto di questo, come può essere definito il gioco nell'attività e nell educazione umana? Nella sua attività pedagogica, egli considerava il gioco non come una forma di svago o divertimento, ma lo strumento attraverso il quale il bambino imparava a mettersi in relazione con gli altri individui e con la realtà esterna.

Di Horn Weyer

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