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Perché non usare l'acqua ossigenata sulle ferite?

La Clorexidina, l'acqua ossigenata, la soluzione di povidone (Betadine*) risultano tossiche sui tessuti lesi e rallentano i tempi di guarigione. Caposaldo di una buona irrigazione è la pressione che bisogna esercitare durante il lavaggio su ogni cm. di ferita.

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A cosa serve l'acqua ossigenata sulle ferite?

Viene utilizzato come disinfettante in acqua. Quando entra in contatto con una ferita, reagisce immediatamente liberando ossigeno ed eliminando tutti gli organismi che incontra.

Tenendo conto di questo, cosa mettere su una ferita aperta?

Di solito, è sufficiente pulire con cura la ferita, partendo dall'interno e poi andando verso l'esterno, con una garza imbevuta di acqua ossigenata o di un altro disinfettante. Occorre poi coprire la lesione con un cerotto, facendo attenzione che la parte adesiva non venga a contatto con la ferita.

Di conseguenza, come fare per far cicatrizzare? Per far cicatrizzare una ferita di lieve entità l'applicazione di tintura di iodio potrebbe già essere sufficiente, senza applicare alcuna bendatura. Un'alternativa potrebbe essere l'applicazione di soluzioni in polvere come il Cicatrene che però, contenendo Neomicina, può essere nefrotossico e fotosensibilizzante.

Inoltre, quante gocce di iodio al giorno?

La dose giornaliera di iodio raccomandata a un adulto è pari a 150 microgrammi (valore di riferimento europeo). Il fabbisogno varia però a seconda dell'età ed è più elevato nelle donne in gravidanza e durante l'allattamento, quando raggiunge i 220-290 microgrammi al giorno.

Tenendo presente questo, quanti tipi di betadine esistono? Betadine 10% sono garze impregnate 10x10 utili per la disinfezione di ferite, piaghe e cute lesa in genere. Betadine 10% Gel è un antisettico disinfettante cutaneo ad uso topico per ferite, piaghe ed ustioni. Betadine sotto forma di colluttorio è utilizzato per la cura e la disinfezione del cavo orale.

Allora, come si fa a capire se una ferita e infetta?

Per capire se una ferita è infetta, bisogna riconoscere e verificare la presenza di alcuni sintomi come il gonfiore, l'arrossamento, il calore localizzato (il taglio, infatti, è più caldo rispetto alle zone circostanti) e la presenza di pus.

Tenendo presente questo, cosa usare al posto del mercurio cromo? Eosina farmaco è una valida alternativa al vecchio rimedio del mercurocromo, ritirato dal commercio perché conteneva merbromina, una sale di mercurio ritenuto tossico.

Di Poirer Basore

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