Cosa ci insegna Bambi?

E' proprio il coniglietto che gli insegna a camminare, a parlare e a conoscere il mondo intorno a sé. Tra gli amici, troviamo Fiore, una moffetta e Faline, una bella e giovane cerbiatta.

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Successivamente, come si chiamano i figli di bambi?

Qui i loro nomi sono Geno e Gurri. Nel libro Geno, quello dei due più simile a Bambi, è nato pochi minuti prima di sua sorella Gurri, rendendolo di fatto il più grande dei due.

Allora, quando mettono le corna i cervi? I maschi del capriolo e del cervo perdono le corna ogni anno, a inizio inverno i primi, tra febbraio e aprile i secondi. La ricrescita dei nuovi palchi ha inizio poco tempo dopo. In questi mesi, i cosiddetti cercatori di stanghe partono alla ricerca dei palchi che giacciono a terra.

Rispetto a questo, che differenza c'è tra corna e palchi?

Le corna crescono per tutta la vita dell'animale e sono presenti sia nei maschi che nelle femmine, benché meno sviluppate in quest'ultime. I cervidi (caprioli, cervi e daini) possiedono invece i cosiddetti palchi, i quali sono temporanei e stagionali. Uno splendido bisonte di cui si intravedono le possenti corna.

Tenendo conto di questo, cosa possono mangiare i cerbiatti? Quindi, in inverno e in autunno si alimenta preferibilmente di frutta selvatica ed erba secca e quando iniziano a scarseggiare passa alla corteccia degli alberi, mentre in primavera ed estate si ciba di specie foraggere, di gemme e frutti selvatici.

Tenendo presente questo, dove vivono i cervi e di cosa si nutrono?

Però a parte l'Italia, il cervo lo possiamo trovare in tutto l'emisfero settentrionale, ovvero in Europa, Asia Minore, Transcaucasica e zone temperate dell'Asia. Come habitat predilige estese foreste, mentre in primavera, tende a frequentare i prati di fondo valle per approfittare della crescita della prima erba.

Di conseguenza, come fare le saline per caprioli? Il miglior sistema è quello di posizionare il sale alto su una pianta (che poi si seccherà) in modo che il sale stesso una volta sciolto scorra sul suo tronco a tiro di lingua dei caprioli, cervi e cinghiali. Questi ultimi grufoleranno a terra e col tempo possono anche scalzare la pianta.

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