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Chi era tot?

Thot (scritto anche Toth o Thoth, o Theuth per i Greci, tutti dal greco Θώθ) è una divinità egizia che appartiene alla religione dell'antico Egitto, dio della Luna, della sapienza, della scrittura, della magia, della misura del tempo, della matematica e della geometria.

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La divinità femminile dell'Olimpo greco era chiamata Massima.

Rispetto a questo, quale titolo aveva il dio anubi?

Anubi aveva numerosi titoli che coglievano i vari aspetti della sua complessa natura: ""Colui che presiede l'imbalsamazione"". ""Colui che è sulla sua montagna"" (intendendo la montagna dove erano scavati gli ipogei sepolcrali). ""Quello della necropoli"".

Di conseguenza, quale divinità proteggeva gli scribi? Thot Il dio Thot in forma di babbuino protegge lo scriba reale Nebmertouf. XVIII dinastia.

Si può anche chiedere: cosa tiene in mano amon ra?

Raffigurata solitamente come donna dalla lunga veste e con la corona rossa sul capo, portava spesso in mano un arco, che la caratterizza quale divinità legata alla guerra ed alla caccia. A volte è rappresentata anche con il segno geroglifico del suo nome sul capo.

La gente chiede anche: cosa ha in mano il faraone? Lo scettro uas era un bastone con una forcella all'estremità inferiore e nella parte superiore, leggermente ricurva, la testa stilizzata di un animale. Poteva essere lungo o corto ed era il bastone in genere più raffigurato perché usato da quasi tutte le divinità, dal sovrano e successivamente, anche dai nobili.

La gente chiede anche: cosa ha in mano anubi?

Anubi viene rappresentato con il corpo di uomo e la testa di sciacallo. Cosa ha in mano Anubi? Generalmente Anubi viene rappresentato con una bilancia in mano: la motivazione è che al dio è preposta anche la pesatura del cuore del defunto, per verificare che la sua anima sia pronta per entrare nel regno dei morti.

Allora, cosa succedeva nel tribunale di osiride? Si tratta di uno dei passaggi che l'uomo dell'Antico Egitto doveva affrontare, dopo la sua morte, per raggiungere i Campi dei Giunchi. Il Dio Anubi accompagnava il defunto nella sala del tribunale di Osiride (la sala delle due Maat) dove, alla presenza di quarantadue giudici, doveva affrontare il giudizio divino.

Di Mable Hagner

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