Animali > Q > Quali Analogie E Quali Differenze Si Possono Cogliere Tra Il Passero Solitario E Il Poeta?

Quali analogie e quali differenze si possono cogliere tra il passero solitario e il poeta?

L'analogia più evidente è senz'altro l'esclusione dal tempo felice della primavera: come il passero trascorre solitario la stagione più bella, spandendo il suo canto per la campagna, così cantando (scrivendo versi) il poeta passa in solitudine la stagione della sua gioventù.

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Così come il v. 26 usa la primavera come metafora della giovinezza, il v. 16 usa il fiore come metafora della vita.

Allora, che parrà di tal voglia?

Che penserò (parrà) di tale scelta? (Voglia = Leopardi si riferisce alla propria voglia di solitudine). Che cosa di questi anni miei (anni giovanili vissuti infelicemente)?, che cosa di me stesso (che ho scelto questo modo di vivere – che/che/che –triplice anafora).

Tenendo presente questo, quando muti questi occhi all altrui core? A me, se di vecchiezza La detestata soglia Evitar non impetro, Quando muti questi occhi all'altrui core, E lor fia vòto il mondo, e il dì futuro Del dì presente più noioso e tetro, Che parrà di tal voglia?

Si può anche chiedere: cosa posso dare da mangiare ai passerotti?

Alimentazione del passerotto Possono essere alimentati con pastoncini per imbecco per canarini (sfarinati da ricostituire con acqua), omogeneizzati per neonati alla frutta tipo frutta e biscotto, frutta grattuggiata, misto semi per canarini, pastoncini all'uovo o sfarinati, uovo fresco.

Rispetto a questo, cosa si da da mangiare ai passerotti? I passeri domestici mangiano cibi secchi come i baccelli e i semi, ma anche cibo "vivo" come ragni, lumache, cavallette e altri piccoli invertebrati. I pulcini, solitamente, preferiscono il cibo vivo alle granaglie.

Di conseguenza, cosa mangiano i passeri comuni?

La dieta del passero domestico è composta principalmente di cereali e semi, così come di alimenti per il bestiame e di scarti di cibo nelle città. Tra i cereali mangia mais, avena, frumento e sorgo. Tra le piante selvatiche si nutre di ambrosia, sanguinella, grano saraceno e altre erbe.

Di Lorette Ciampi

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