Come vengono suddivisi i viventi nella catena alimentare?
consumatori primari: erbivori che si cibano direttamente dei produttori; consumatori secondari: carnivori che si cibano di erbivori; consumatori terziari: carnivori che si cibano di carnivori.
Si può anche chiedere: quali sono i consumatori primari del fiume?
I CONSUMATORI PRIMARI sono i minuscoli organismi che formano lo zooplancton e i piccoli pesci, molluschi e crostacei che si nutrono di alghe e di fitoplancton. I CONSUMATORI SECONDARI sono tutti gli animali che si nutrono di plancton e di piccoli pesci, molluschi e crostacei.
Di conseguenza, quali sono gli animali consumatori primari? I CONSUMATORI PRIMARI sono gli insetti e gli anellidi che si nutrono della corteccia, dei germogli o delle foglie degli alberi e altri animali erbivori. I CONSUMATORI SECONDARI sono gli uccelli, mammiferi, anfibi e rettili che si nutrono di insetti, ma anche piccoli roditori e serpenti che mangiano piccoli anfibi.
Di conseguenza, cosa si intende per bioaccumulo?Facendo il prodotto di tutti i fattori di concentrazione si ottiene, appunto, una concentrazione di DDT nel gabbiano 202.368 volte maggiore rispetto alla concentrazione di DDT nell'acqua marina, a causa del bioaccumulo dell'inquinante lungo la sua catena alimentare.
Successivamente, cosa significa che la plastica si bio accumula negli organismi viventi? Con il termine bioaccumulo (anche accumulo biologico) si intende il processo attraverso il quale sostanze tossiche inquinanti organici persistenti (come le diossine, il DDT, il mercurio e i metalli pesanti in genere) si accumulano all'interno di un organismo in concentrazioni superiori a quelle riscontrate nell'
Di conseguenza, quali contaminanti subiscono il fenomeno del bioaccumulo?
In tossicologia, il bioaccumulo o accumulo biologico è il processo attraverso cui sostanze tossiche inquinanti organici persistenti (per esempio il DDT, le diossine, i furani i Fluoruri o il Mercurio) si accumulano all'interno di un organismo, in concentrazioni superiori a quelle riscontrate nell'ambiente circostante.
Di conseguenza, come si nutrono gli organismi autotrofi? Si definiscono come organismi autotrofi (dal greco "autos" = da se stesso e "trophos" = alimentazione) quelli capaci di nutrirsi utilizzando solamente semplici sostanze inorganiche, come avviene per le Piante che necessitano solo di anidride carbonica ricavata dall'aria, di acqua e sali minerali assorbiti dal terreno.
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